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Film realizzati
Serial lover
Diretto da Roberto Benigni
Uscito il 29/09/2001
Box Office
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Incasso sett.
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Tot.
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Pos.
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6 Ottobre 2001
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2
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13 Ottobre 2001
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5
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20 Ottobre 2001
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7
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27 Ottobre 2001
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7
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costo del film: 39.800.000 incasso del film (-5%):
110.847.516 Bilancio
definitivo: +
71.047.516
La critica
Merlino della MAGIA
production
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Un Benigni divertente e debordante, a
volte al limite della sopportazione, come non lo si vedeva dai tempi
del "Piccolo Diavolo". L'attore toscano in questo film da il
meglio di sé (o il peggio nel caso non lo si ami) trascinando anche
il resto del cast in una baraonda fumettistica che farà la felicità
dei lettori di Groucho, l'aiutante di Dylan Dog, dai cui albi (credo)
la storia sia estrapolata. Ancora una buona prova di genere per la
Gongo Films del presidente Norman. |
Mr. Hyde di Helzapoppin
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Sinceramente per tutta la prima parte di
questo Serial Lover ho pensato di avere sbagliato film: nessuna
traccia della vicenda che sapevo essere alla base del film, nemmeno
l'ombra della Bellucci, e una sorta di ricalco di Ghostbuster in salsa
italo-americana, poi per fortuna nel secondo tempo ho capito di non
essere (ancora) rincoglionito del tutto! Benigni, reduce da un premio
importante (e ingombrante) come l'Oscar, va a "sciacquare i panni
in Arno" e torna alla comicità pura con un film decisamente
strampalato, a partire dal cast, pieno di divagazioni, di deviazioni
dalla storia principale, di personaggi che si inseriscono
arbitrariamente (come il non accreditato Southerland) in una non-trama
che sembra solo il pretesto per infilare una gag comica dietro
l'altra. Peccato che il personaggio di Benigni ricalchi un po' troppo
il Groucho Marx degli omonimi fratelli, con un umorismo di battute e
freddure che sembra appartenere poco al comico toscano, a scapito
della sua innata comicità solitamente più "fisica" e
gestuale. Qua e là si sorride - anche se a denti stretti - ma
stavolta la ciambella non sembra riuscita col proverbiale buco,
risultando comunque il film troppo frammentario e discontinuo,
risolvendo poi la trama principale, quella della "serial
lover", troppo rapidamente (senza contare che ci priva per 3/4
del film della vista della Bellucci!!!). Simpatico come sempre Tom
Selleck, anche se un po' spaesato, e poco più di ruoli-cameo gli
altri. Geniale la trovata del "finale infinito". |
Fetch di Helzapoppin
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A fine pellicola ero perplesso a causa
della quantità di sensazioni che la visione del film mi aveva
scatenato. Intendiamoci: la storia (una scatenata helzapoppin', un
vortice continuo di sensazioni e di personaggi nuovi) è divertente ed
eccessiva al punto giusto, capace di entusiasmare e dotata di alcuni
tocchi di gusto notevoli (la sfida a pari o dispari dei protagonisti
è un momento memorabile di comicità), tuttavia "forse"
troppo piena di gag e di spunti per riuscire a svilupparli tutti fino
in fondo. Begnini è debordante come al solito e sembra trovarsi a suo
agio nella produzione, anche Tom Selleck riesce a ricoprire il suo
ruolo con bravura. Un plauso un generale a tutto il cast ed il
consiglio di andare a vedere la pellicola, un po’ confusionaria,
forse, ma che merita una visione. |
Il Critico della Cristian
Production
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Esordio "hollywoodiano" per
Roberto Benigni grazie alla Gongo Films. Un film surreale, come i
primi film di Benigni, con una serie di buoni attori internazionali
che danno il meglio di sè. Sceneggiatura buona che sorregge una
storia che lascia un po' a desiderare; la prima parte del film è
nettamente migliore e più divertente del finale, che fa rientrare il
film in binari da semplice commedia. E questo è un difetto, visto che
il film non si conclude con la stessa ironia e originalità dei primi
minuti. Benigni alla regia si comporta piuttosto bene, anche se i suoi
film finora sono stati un po' più diversi, comunque il suo
"sbarco oltreoceano" è da considerarsi più che positivo.
Bravo anche come attore, e su questo non dubitavamo. Una nota di
merito anche al bravo Tom Selleck, che in una gara di bravura supera
l'attore toscano. |
Cesare della Cadillac Ranch
productions
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Un Benigni improntato sui classici
stereotipi del comico vecchia maniera, in una divertente parabola
scorrevole e mai noiosa |
Staff E&G Ltd. del
Forum Ciak
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Di solito in Cinematik c'è la
convenzione che i film alla commedia italiana non vengano apprezzati e
visti, il successo delle volte è raro, salvo forse qualche autore di
eccezione. Roberto Benigni dirige questo film da Americano
allontanandosi dal suo stile che lo ha contraddistinto nel suo cinema
puro e stupefacente. Devo dire però che il film è molto interessante
per diversi aspetti, la sceneggiatura si allontana dai stereotipi
"cinematikiani"( forse è la prima volta che si usa questo
termine) ed è ammirevole che arrivi da una casa di produzione che
sino ad ora non ci aveva colpiti. Nello script si intravede uno stile
di montaggio quasi assente, ovvero poco usato nel mondo di Cinematik,
e gli attori sono azzeccati nel ruolo. La pellicola è scorrevole e
piacevole, un buon modo questo di far cinema, sono contento, piano
piano le produzioni stanno migliorando, anche qui si intravede una
evoluzione netta e chiara. Vedremo al fine della settimana se il
pubblico si accorge di questi salti di qualità, in un momento non
proprio roseo per il cinema virtuale che sta lentamente sciamando. |
[su]
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