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Una bara piena di soldi

Diretto da Rober Rodriguez

Uscito il 29/12/2001

Box Office

Incasso sett.

Tot.

Pos.

5 gennaio 2001

57.788.904

57.788.904

3

12 gennaio 2001

59.295.108

117.084.012

1

19 gennaio 2001

34.767.832

151.851.844

4

26 gennaio 2001

57.093.119

208.944.963

4

2 febbraio 2001

43.043.123

251.988.086

1

9 febbraio 2001

23.387.250

275.375.336

6

16 febbraio 2001

37.139.714

312.515.051

3

23 febbraio 2001

18.970.266

331.485.316

10

1 marzo 2001

17.304.290

348.789.607

9

8 marzo 2001

15.344.246

364.133.852

6

15 marzo 2001

9.302.037

373.435.890

10

22 marzo 2001

8.833.734

382.269.624

12

costo del film: 58.900.000
incasso del film (-5%): 363.156.142
Bilancio definitivo: + 304.256.142

I premi


Summer Ck Award 2002
Sylvester Stallone miglior attore non protagonista

Nomination per miglior film, miglior sito film, premio Ferruccio Amendola.

La critica

Merlino della MAGIA production

Un western ambientato ai giorni nostri con duelli sparatorie nei saloons come ai vecchi tempi, di certo improbabile ma non impossibile. Preso per buono questo particolare, che dona originalità ad una trama vista e rivista migliaia di volte, la pellicola risulta godibile e divertente. Esagerato ed irreale come i migliori western d'annata ma con tocchi d'ironia che ricordano "I Predatori dell'Arca Perdura", grazie ad una buona sceneggiatura il film è sempre scorrevole e supportato da un onesto cast di attori...meno uno. Scoprirete da soli chi è alla fine del film quando penserete speranzosi: "Speriamo che quella bara non venga aperta mai"

Kattivik dal Cisterna Summer Festival

Un gran bel film, questo della "Gongo film", dal titolo "Una bara piena di soldi". Tutto è di altissimo livello: cast, sceneggiatura e, ultima, ma non ultima, regia. La trama, il soggetto, non è esaltante, ma discreta. In pratica, c’e una bara piena di soldi, in un abbandonato cimitero, che lo sceriffo del posto, e un boss locale, tentano, senza esclusione di colpi di fare propria. A dare il surplus al film, è la sceneggiatura, veramente straordinaria. Riesce ad essere scorrevole, chiara, dura e grottesca, ma allo stesso tempo umoristica. In una parola: completa. Il cast, e di prima qualità, e le interpretazioni anche. Harrelson è da Oscar, Jackson, si destreggia bene nella sua parte, mentre Benicio Del Toro è assolutamente perfetto. Ottime anche le parti secondarie, Buscemi, Jones, ecc. anche Stallone, in una parte inusuale, si muove abbastanza bene, non benissimo, ma discretamente. Da sottolineare un cameo di Charles Bronson, che forse sarebbe stato meglio nella parte dello sceriffo. La regia è perfetta. Cosa possiamo aggiungere ancora? Nulla, a parte il fatto che "Una bara piena di soldi" è, a mio modesto parere, il miglior film della "Gongo Film" ed è, senza dubbio, il miglior film d’azione che Cinematik abbia mai visto. Da raccontare ai nipotini.
Valutazione: ****

Gabriel dal Cisterna Summer Festival

Il film si presenta come un western moderno in cui, ancora una volta, viene mostrato l'aspetto duro e selvaggio del Texas : un paese in cui si possono tranquillamente uccidere dozzine di persone senza subirne le conseguenze. Basti pensare che, a ribadire questo concetto, i due eroi sppellisono vivo lo sceriffo della città alla fine del film. La storia non è originalissima, ma è comunque raccontata bene. Bisogna anche dire, però, che non mostra risvolti accattivanti e quel minimo di mistero trasmesso dalle origini militari della velocità di Manko, non viene approfondito; cosa che, secondo me, avrebbe potuto incrementare l'interesse suscitato nello spettatore. Bravo e duro Woody Harrelson : un attore che, comunque, non ha bisogno di complimenti ed elogi. Criticabile, invece, la scelta di Stallone nella parte dello sceriffo corrotto. L'arma psicologica, in un film, è importante : Stallone, sin dagli inizi della sua carriera, ha interpretato l'eroe buono senza macchia e senza paura ed è perciò imprebabile che il pubblico si abitui a vederlo nel ruolo opposto in sole due ore di film (sempre se sono due ore...). Anche la scelta di Steve Buscemi lascia un po' a desiderare. Sinceramente, ho riconosciuto il suo stile solo nella scena in cui sbaglia cassetta nello stereo portatile. Per il resto il cast è ben costruito e anche Benicio Del Toro se la cava alla grande nel ruolo del signore del crimine texano. Concludendo, ritengo che con qualche cambiamento al cast e l'introduzione di qualche risvolto alla trama, potrebbe saltare fuori un filmetto niente male.
Valutazione: **

Mark dal Cisterna Summer Festival

Cosa dire di questo film? Forse che non sapevamo che i messicani, compresi gli sceriffi sono tutti delinquenti? Le citazioni ai film forse sono l'unica cosa salvabile della sceneggiatura. Un Benicio Del Toro cattivone senza scrupoli e un Sylvester Stallone sceriffo e non sceriffo insieme. La storia è banale e grossolana, le sparatorie sono la copia di film già visti e la regia di Rodriguez lascia un pò amareggiati, ci si aspettava di meglio da lui. Anche il titolo non è un gran chè, rende l'idea della storia, ma non colpisce.
Valutazione: *

Cesare della Cadillac Ranch productions

Ben accolto al CSF, è un western in stile moderno, breve ma efficace, con tutte le carte in regola per fare bene. Più pulp che crepuscolare. ***
Deckart sul Forum di Cinematik Questo film della Gongo fu già presentato all'ultimo Cisterna Film Festival, dividendo la critica e facendo anche storcere qualche naso. Vedendolo mi sono reso conto del perché. Non che il film sia brutto, anzi io l'ho trovato divertente e anche furbo. Il problema è il genere..un tardo western alla Rodriguez, con dialoghi quasi tarantiniani e sparatorie alla "Ancora Vivo", sullo sfondo di una città sporca e polverosa. Però, proprio queste caratteristiche, che possono dare fastidio ai detrattori del genere, possono rendere questo film un autentico piccolo gioiello per i cultori.Gli attori sono tutti "in parte", un plauso particolare va però a Stallone nella parte dello sceriffo corrotto e senza scrupoli. Ho notato invece con molto piacere frequenti omaggi al miglior cinema di Leone. ***
Davide su Helzapoppin Robert Rodriguez torna alle origini. Dopo essersi lasciato coinvolgere negli ultimi anni in filmetti sciagurati come Four Rooms, The faculty o Spy Kids (compreso un improponibile sequel!) con questo western moderno torna alle torride atmosfere di El Mariachi e del suo re-make Desperado. Film totalmente al maschile (non si vede una donna nemmeno di sfuggita!) Una bara piena di soldi parte dal cinema di Sergio Leone rivitalizzandolo con robuste iniezioni di Tarantino, gioca con l'ironia di una iperviolenza quasi da cartoni animati e dipana, nella polverosa atmosfera del Nuovo Messico, vicende, personaggi e situazioni così al di là di ogni realismo o veridicità da risultare davvero godibili. Tutto il film è costruito sul continuo gioco delle citazioni e ogni personaggio ha almeno quattro o cinque modelli illustri nel cinema western del passato. In sostanza una buona occasione per riavvicinarsi ad un genere che - sia pure con i pick-up al posto dei cavalli - dimostra di avere ancora qualcosa da dire e le armi (è il caso di dire) per avvincere e divertire. Migliore del cast il ritrovato Stallone, mentre Harrelson - per cui ho sempre nutrito una personale antipatia - e il "solito" Jackson appaiono piuttosto sbiaditi.
Nota a margine: un po' di confusione viene fatta all'inizio nel dialogo sui film di Leone, in cui viene citato Il buono, il brutto e il cattivo come secondo film della serie - mentre è Per qualche dollaro in più - ma si tratta senz'altro solo di una svista dello sceneggiatore
Fetch su Helzapoppin Fa male non vedere, accanto a quello dell'azzeccatissimo Rodriguez, il nome del vero autore della storia di questo film: l'irlandese Garth Ennis, creatore del personaggio di Tommy "Hitman" Monogahan (e di Preacher per chi si intende di fumetti americani). Dispiace, perché era giusto far conoscere a tutti il nome dell'inventore di una storia di western metropolitano (classico dell'irlandese folle) come questa. Una storia che fa ridere, emozionare e diverte ogni minuto che passa, dove manca il classico buono e dove lo spettatore non sa mai cosa aspettarsi. Woody Harrelson non è sicuramente la scelta più azzeccata per il personaggio di Tommy, ma tant'è... Guardatevelo e divertitevi (e poi andate in fumetteria a recuperare le storie di Hitman)!
La pagella di Cesare su Helzapoppin CAST 7,5 - Cast adattissimo ad un western come questo, tra volti duri e grintosi e facce ispaniche. Da lodare la scelta del sottovalutato Woody Harrelson e si uno Stallone che, avanti negli anni, può riuscire benissimo a togliersi i panni di Rambo con ruoli più consoni alla sua età e al suo attuale fisico.

SITO 5,5 - Simpatico e attraente nella struttura, carente nei contenuti. Con una presentazione generale sul genere western e la sceneggiatura, non è certo il sito da film che verrà ricordato di più…

LOCANDINA 6 – Una locandina che sembra più la copertina di un giornalino a fumetti, ma che non per questo manca d’impatto. Curiosa.

SOGGETTO 6,5 - Un western alla Rodriguez, in cui l’originalità sta soprattutto nel tono del film, più che nella forma narrativa che spicca dalla trama.

SCENEGGIATURA 7 – Efficace e costruita secondo i canoni del western moderno, la sceneggiatura del film è da ritenersi un buon lavoro da parte di Norman Bates, che ha ricalcato in modo fedele tutti i luoghi comuni assorbiti dalle atmosfere dei precedenti film di Rodriguez, costruendo uno script breve, ma essenziale.

COMMERCIABILITÀ 8 – Ha diviso i critici al Cisterna Summer Festival, e sta guadagnando soldi a palate al box office. Un plauso allo sceneggiatore-produttore Norman Bates, che oltretutto, con questo film, ha conquistato per ben due volte la vetta della classifica.

TOTALE: 40,5/60 - MEDIA VOTO: 6,75 - PROMOSSO!

COMMENTO FINALE:
Finalmente un western moderno che mostra tutte le sue carte nell’efficace script imbastito dal presidente della Gongo Films, Norman Bates. Cenni di western crepuscolare si scontrano contro un apparato da pulp action movie, nota che distingue il talento narrativo nel genere da parte di Robert Rodriguez. Cast di facce giuste, dal sottovalutato Woody Harrelson, a Benicio Del Toro, al grande Steve Buscemi, fino ad un Sylvester Stallone, sceriffo duro e imbolsito allo stesso tempo.

Snake' Production sulla forum 'zine Attendevo da molto tempo di leggere qualcosa di Norman e con questo western atipico ho finalmente avuto l'opportunità. Una bara piena di soldi è un film scorrevole e ben realizzato, il cast è ben inserito nel contesto e anche Stallone se la cava in un ruolo non suo ( se non erro fu pure premiato ). La sceneggiatura è buona a parte qualche caduta. Per esempio la scena iniziale in cui si cerca di imitare Clint Eastwood è geniale come idea ma è resa male secondo me. La fine di Stallone mi ha ricordato invece un film con Christopher Lambert e Mario Van Peebles che credo di aver visto solo io. Il titolo è Gunmen. In quel film ad essere sepolto vivo è Patrick Stewart. La vera pecca che posso trovare a questo film è il fatto che sia "vuoto". L'ho visto come un puro esercizio stilistico ( non sempre riuscito ) da parte dello sceneggiatore più che una storia che viene dal proprio io e che vuole comunicare qualcosa. Questa mia impressione può essere completamente infondata, dato che io non mi trovo nella mente dell'autore quindi non posso affermare con certezza: "è un film che non vuole e non può comunicare nulla", però quest'idea pesa come un macigno sul mio giudizio finale che è positivo, ma che non va oltre una sufficienza ( quasi ) abbondante. 

Voto: 63/100

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