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Woody Hugly

Diretto da Antonio Banderas

Uscito il 28/12/2002

Box Office

Incasso sett.

Tot.

Pos.

03-01-2003 49.330.868 49.330.868 4
10-01-2003 61.499.106 110.829.974 1
17-01-2003 37.422.661 148.252.635 3
24-01-2003 27.106.876 175.359.511 4
31-01-2003 20.601.282 195.960.793 7
07-02-2003 15.739.127 211.699.921 10
14-02-2003 18.574.522 230.274.442 9
21-02-2003 27.479.994 257.754.436 9
28-02-2003 17.435.586 275.190.022 7
07-03-2003 13.785.748 288.975.770 7
14-032003 13.661.278 302.637.047 9
21-03-2003 14.661.788 317.298.836 6
28-03-2003 12.447.365 329.746.201 7
04-04-2003 10.233.280 339.979.481 7
11-04-2003 10.434.405 350.413.886 8
18-04-2003 7.222.245 357.636.131 10

costo del film: 62.810.000
incasso del film (-5%): 188.588.100
Bilancio definitivo: + 276.944.324

I premi

                         

Merlin Award
Riconoscimento speciale e Merlin Award di Capodanno per la Mascia Films del presidente Norman che per il terzo anno consecutivo chiude l'anno solare presentando intelligentemente nei cinema un proprio film. Si tratta di WOODY HUGLY film difficile ed anomalo che il produttore ha strutturato in modo impeccabile riuscendo a trasformarlo in piccolo cult. Bravo Norman!

Ck Awards
Christopher Walken come MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA.

Nomination per la MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE e per il premio "Jack Lemmon".

La critica

Gabriel sul sito personale della E&G ltd. Siamo dunque al primo film che partecipa realmente al Cisterna Summer Festival. Woody Hugly scritto da Norman della Mascia Film si basa su la storia di un ragazzo che non viene capito dagli altri, in famiglia i suoi genitori se ne fregano del suo momento critico che arriva per tutti gli adolescenti...Il padre è violento e guarda solo l'aspetto esteriore delle cose...Lo script risulta essere veloce, non ci sono rallentamenti. I luoghi non sono descritti in modo dettagliato, ma forse non è poi così indispensabile. La regia è stata affidata ad Antonio Banderas, che dirige il film in maniera semplice e un po' impacciata. Le interpretazioni sono buone, banale forse l'interpretazione di Hanks, che meritava una parte migliore...Tutto sommato il film si presenta bene, anche se le prime scene sembrano realmente già vissute in qualche altro film...

Percentuale finale: 62.44% (La pagella verrà eseguita all'uscita nelle sale di CINEMATIK)

La Pagella di Emil sul sito personale della E&G ltd. **
Dawson Una locandina che forse inizialmente fa pensare ad un classico horror di serie B e un prologo che rielabora le atmosfere di Forrest Gump, o che forse le prende solo in giro...sono queste le carte con cui si presenta "Woody Hugly", il nuovo film della Mascia Films. Una storia semplice: adolescenti disturbati adoratori di Kurt Cobain e dei Nirvana, genitori completamente fuori di testa e una cupa cittadina come contorno. Niente di nuovo dunque. Purtroppo, tutto sembra già visto, e l'aver coinvolto i Nirvana e le "ultime parole" del compianto Kurt non dà una mano a tirar su il film da un livello poco sopra la sufficienza. La sceneggiatura però, scorrevole e discretamente scritta, non è male. Purtroppo ciò che delude è la regia: un film non consono alle note di un Antonio Banderas lontano dallo "spirito grunge". Spirito che viene invece onorato al massimo dai protagonisti, tutti perfetti nei loro ruoli. In questo caso è da elogiare il lavoro del protagonista Lucas Black. In generale, un buon film da cui forse ci si aspettava di più. Botte e parolacce a volontà a volte rendono il film più pesante di quanto dovrebbe essere.

VOTO: **1/2

Cesare sul sito personale della Cadillac ranch Secondo al Cisterna Summer Festival, la nuova fatica di Norman Bates e della sua Mascia Films punta ad inquadrare l'universo adolescenziale con uno spaccato di vita giovanile in un contesto "grunge" di inizi anni '90. Tra i progetti di Norman c'era un certo Arseface il cui plot era molto simile a questo; magari il produttore ha voluto modificare titolo e cast. Comunque sia, Woody Hugly parte come un Forrest Gump per affacciarsi ad uno stile più crudo con l'entrata in scena di Christopher Walken, come suo solito molto bravo. Ma la narrazione, nonostante sia sciolta, risulta un pò stereotipata e tutto ciò a cui assistiamo sembra arrivarci direttamente da altri film, come se ciò che vedessimo fosse già successo prima di iniziare. Non per questo non elogiamo il lavoro di Norman, che sa scrivere film e sa dare un volto ai suoi attori, mentre latita la scelta di Antonio Banderas alla regia; infatti, per quanto sia stato bravo e "classico" in Pazzi In Alabama (grazie anche ad una fotografia esemplare), non riesce a ripetersi qui e si nota la sua limitata duttilità con la cinepresa, risultando un pò impacciato e assolutamente fuori dal "grunge style" che molti film americani, ma anche italiani, Jack Frusciante su tutti, ci hanno mostrato. Nota di merito per il protagonista Lucas Black, uno dei giovani talenti USA che rivedremo senz'altro anche in progetti molto più ambiziosi.

Valutazione: 63/100

Davide sul sito personale della Fantàsia production Per il suo secondo film da regista Antonio Banderas si è rivolto al mondo dei fumetti, ultima frontiera per molti sceneggiatori a corto di idee originali ma spesso anche valida alternativa a fonti considerate - spesso a torto - più "nobili" come la letteratura. La Mascia Films (ex-Gongo) non è nuova alla trasposizione su grande schermo di "graphic novel" americane, e presenta qui una storia piuttosto singolare di Garth Ennis, autore di "Preacher", un fumetto tanto ben disegnato quanto inquietante e quasi blasfemo nei contenuti, almeno per il sottoscritto. Con un inizio che vorrebbe parodiare Forrest Gump (c'è anche un cameo di Tom Hanks), il film rappresenta la quintessenza del nichilismo e una serie di perdenti come raramente si è visto al cinema: i ragazzi senza ideali, punti di riferimento né il coraggio di vivere; una madre che annega nell'alcool e in una confusa religiosità la propria esistenza; un padre che comunica col figlio solo per mezzo di una esagerata violenza... non male come campionario, eh? Onestamente il bel Banderas non se la cava affatto male dietro la macchina da presa, riuscendo ad imprimere ritmo ed atmosfera a molte scene e sfruttando al meglio un cast eterogeneo, dove spicca la consueta bravura - un po' sopra le righe - di un Christopher Walken alle prese con un personaggio che sembra scritto apposta per lui, così come efficace è la prova dei due giovani Black e Gosling, mentre il resto del cast è un po' in ombra e resta sullo sfondo. Quello che sinceramente non mi ha convinto di questo Woody Hugly sono proprio i contenuti, questa quasi esaltazione della rinuncia, questa apologia del nichilismo, questo voler innalzare al rango di eroe chi preferisce vigliaccamente suicidarsi che affrontare le sfide della vita (Kurt Cobain compreso). Tutto questo ben sintetizzato dalle parole di Catherine quando va a fare visita a Woody in ospedale, unico raggio di luce in un tunnel nero di violenza auto-distruttiva che è il film. Giudizio finale difficile: è un film fatto bene ma fatico a dire che mi sia piaciuto. Nota a margine: non sono un maniaco delle statistiche come Merlino, ma credo che a Woody Hugly spetti il record assoluto di parolacce di Cinematik, e un record è sempre un record!
Nuno nel suo sito personale Il nuovo film della Mascia Film mi ha un po' deluso. L'idea di base è buona, ma il film dà spesso l'impressione di qualcosa di già visto e appare un po' tirato via (alcune scene, come la morte di Pube, meritavano più attenzione). Inoltre non convince Walken nel ruolo di Hugo Hugly. A rialzare di qualche punto il giudizio finale la buona interpretazione di Lukas Black e Ryan Gosling e un finale carino e azzeccato. 70%
Deckart sulla forum-zine Vedere questo film mi ha dato strane sensazioni, quasi contrastanti. Perché é un film che "infastidisce", colpisce lo spettatore con la sua iperbolica violenza che ci é mostrata quasi in ogni scena. Ma non é una violenza gratuita, così come il linguaggio volgare dei personaggi non é dovuto ad una semplice volontà di "scandalizzare" o di fare del "gore". Questo film, anche se con le dovute differenze, sembra ricordare altri due film: il "reale" Forrest Gump e il "virtuale" Traccia Fantasma. Il parallelo con "Forrest Gump" é palese e lo stesso Hanks sta a dimostrarlo: proprio come quel film era un' ottimistica visione dell'America e del suo "sogno", questo é uno sguardo sardonico e allucinante che riprende quel sogno fino a rivoltarlo come un guanto. Le affinità con "Traccia Fantasma" non sono poche. Non starò qui ad elencarle tutte, ma entrambi i film affrontano problemi come "l'alienazione" e del come sia difficile oggi vivere una vita che non ci dia la nausea (così direbbe Cobain). I due giovani protagonisti sono, a gli occhi di tutti gli altri, dei "reietti", due individui di cui (forse) "non importa niente a nessuno". Il bravissimo Lucas Black (giustamente premiato al CSF) rende al meglio un personaggio che é in contrasto con un mondo nel quale non si riconosce affatto. E, paradossalmente, più non si riconosce in quel mondo squallido e violento più finisce col farne parte. "Woody Hugly" é, a mio avviso, un film volutamente "imperfetto", dove, tra le righe, é possibile leggere una forte accusa nei confronti di un tipo di società perbenista e indifferente che insegue solo "l'apparenza" e nei confronti di una "religione" impotente, che trova la sua ragion d'essere in una "sopportazione" fine a sè stessa. Così, mentre Woody viene pestato da suo padre, un poliziotto violento e razzista (un intenso Cristopher Walken) sua madre finge di leggere la Bibbia. Tornando al paragone di prima, potremmo dire che, laddove "Traccia Fantasma" era più lucido, spietato e tragico (si pensi al personaggio di Homer che si suicida) questo é invece più viscerale, sfottente e crudele (si pensi a Woody che non riesce nemmeno a suicidarsi e che ,alla fine, rimane sfigurato e ancora di più condannato a non essere compreso da nessuno).

***1/2

eXistenZ a commento del cineforum Apro il topic perchè ero incuriosito dalla lettura di questo film, che avevo scaricato subito dopo aver letto Preacher. Devo dire che è una pellicola molto strana, non è un horror, come è scritto nel tipo di genere, ma è la semplice storia di un ragazzo che non riesce ad inserirsi nella società e non riesce a esprimersi e prende come pnto di riferimento un tossico e Kurt Cobain, dedicandosi all'alcool e alla droga. La regia di Antonio Banderas non mi sembrava per niente azzeccata.... e sono profondamente contrario, per il resto il cast è ottimo sopratutto il sadico ammazza marziani-negri Walken, rappresentante della legge dedico all'alcool. Completa il tutto una colonna sonora composta da alcuni dei principali brani dei Nirvana.... Da antologia l'inizio che si rifa a Forest Gump! Voto: 7.5

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