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Money & Power

Diretto da Brian Helgeland

Uscito il 25/06/2005

Box Office

Incasso sett.

Tot.

Pos.

1-07-2005 23.547.842 23.547.842 7
8-07-2005 30.823.110 54.370.952 4
15-07-2005 27.704.323 82.075.275 3
22-07-2005 24.869.163 106.944.438 3
29-07-2005 19.762.235 126.706.672 1
........
14-10-2005 19.833.194 325.117.740 7
21-10-2005 13.817.245 338.934.986 5
28-10-2005 12.597.063 351.532.049 7
........ ........ 378.899.293 ..

costo del film: 45.150.000
incasso del film (-5%): 331.454.328
Bilancio definitivo: +314.804328

Premi


Ck Awards
  1. Effetti speciali

  2. John C. Reilly, attore protagonista.

Nomination per:

Film

Sceneggiatura non originale

Sito film

Cast

Soggetto

Musiche

Jada Pinkett Smith, attrice protagonista

Jake Busey, attore non protagonista

Rosario Dawson, attrice non protagonista

Premio speciale "Ferruccio Amendola"

Golden chips

  1. Scena di sesso tra Money (Jake Busey) e Avis (Jada Pinkett Smith). 

  2. Combattimento/Scena d'azione: Power (John C. Reilly), insegue Sabrina (Leonardo Di Caprio). A risolvere la situazione interviene il Colosso Americano (Jake Busey)

Nomination per:

Jada Pinkett-Smith, attrice più desiderabile

Pat Morita, cattivo

Jake Busey/John C. Reilly, duo/team

Battuta: la superprotezione!

Jake Busey, rivelazione

Film sottovalutato

Film sopravvalutato

Titolo

 

 

La critica

Zen su Producer's chair

Ritorna finalmente Norman nelle sale dopo una assenza troppo lunga (sono andato a controllare: la sua ultima opera è stata DL50) e lo fa con un'ottima pellicola. Money & Power gioca sui luoghi comuni sui super eroi e lo fa con arguzia e divertimento. La storia del governo americano che cerca di creare un personale eroe diventa una divertente parodia e critica del sistema consumistico, del mondo della musica e della televisione. I personaggi sono decisamente gustosi, ma su tutti l'ottimo John C. Reilly in un ruolo da "duro" inusuale che ricopre con bravura. Ma anche Jake Busey e Kelsey Grammer promettono bene. Un pò meno in palla il cast femminile, ma ricoprono bene il loro ruolo.
Dialoghi brillanti e alcune battute al fulmicotone mettono questa sceneggiatura a un alto livello, lanciandola nelle sicure candidate dei prossimi Cinematik Awards.
La regia di Helgeland se la cava mediamente, facendo il suo lavoro, senza strafare.
Dovendo indicare un difetto della pellicola, ne segnalo due: il primo è che alcune scene, specie all'inizio della pellicola, tendono a effettuare uno stacco troppo immediato con la successiva, lasciando spiazzati e con un senso di confusione. E poi il personaggio di Vanessa Cabello, ispirato all'odiosissima Victoria, al quale auguro unghie incarnite per il resto dei suoi giorni.
Il sito ha dei contenuti carini (spalate le pubblicità!) ed è realizzato con classe, come da sempre ci ha abituato Norman. Se la locandina mi entra in pole position ai Raspberry, vedo Norman in ottima posizione anche ai Cinematik Awards: sceneggiatura, attore protagonista, attore non protagonista e sito.
Bentornato Norman!
freddy_k su Producer's chair L'ho finito di leggere poco fa; l'ho trovato gradevole e ben fatto. La storia è abbastanza scorrevole, e abbina movimentate scene d'azione a momenti molto divertenti e dialoghi al vetriolo. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, dai due protagonisti a tutto l'insieme di personaggi secondari. Anche la locandina e il sito li ho trovati molto ben fatti: le informazioni sugli attori e la colonna sonora e le curiosità sono molto esaurienti. Voto finale: 7,5/8
Dr. Strange su Producer's chair Grande ritorno di Norman e della sua Mascia Films.
Il suo nuovo film, la cui lavorazione è stata "faticosa" (almeno a leggere le informzioni sul sito), mi ha infatti divertito dal primo all'ultimo fotogramma e non mi ha fatto proprio rimpiangere i soldi spesi. Questo film, infatti, è una sfiziosissima satira sul mondo attuale e sulla superpotenza mondiale (il Presidente degli Stati Uniti è un personaggio fantastico, anche se appare poco), e mi ha divertito molto: ho praticamente riso per tutto il tempo.
L'idea, ripresa dal fumetto "Power & Glory" di Howard Chaykin (che vorrei leggere, ma che credo rimarrà un puro desiderio), di mostrare un supereroe stupido è assolutamente geniale, lo ammetto e l'ho apprezzata molto: Busey è assolutamente fantastico, ma tra i due ho preferito di gran lunga l'ottimo (come sempre, del resto) John C. Reilly. Su questo, mi sorge un dubbio: come è riuscito a far impazzire d'amore Jada Pinkett-Smith? Tutto il cast recita benissimo: tra i promossi troviamo di sicuro Will Smith e soprattutto la bellissima Rosario Dawson, che mostra il suo talento recitando un ruolo a cui difficilmente ci aveva abituati.
Grande cameo di Leo Di Caprio, mentre mi ha divertito molto vedere Jerry "The King" Lawler, che conosco bene essendo un appassionato di wrestling.
La regia di Helgeland non mi ha convinto molto, ma solo perché non mi piace molto.
Bel sito, locandina adatta ma un po' bruttina.
In definitiva, un gran bel film, che spero sia il viatico per un ritorno in pianta stabile di Norman.
Voto: 7,5.
Snake' Production su Producer's chair SPAGELLATO IL NUOVO FILM DELLA MASCIA FILMS

Come al solito la recensione prima sul mio sito e tra qualche giorno qui.










Che cazzo dite?Non ho un sito?Merda...
Vabbè ECCEZZIUNALMENTE per questa volta la posto qui...

In azzurro la mia recensione, spesso scherzosa, sia chiaro!

I ritorni sono sempre rischiosi. Ci si attende sempre tanto da produttori storici. Per me questo è il primo film "vero" di Norman che ho modo di leggere, dato che sinora ho avuto a che fare con la Mascia ( bona! ) Films solo grazie al Cineforum. Il film è gradevole, il genere azione sarebbe tranquillamente potuto essere commedia, dato che di momenti esilaranti ce ne sono a iosa. Ho trovato alcune analogie ( non per la sceneggiatura, ma per lo stile di storia ) con Mars Attack! in cui veniva delineata una classe dirigente americana piuttosto simile e bislacca a quella che ci propone Norman in questo suo Money & Power. Il cast è ricchissimo, composti da star e da non attori, e qui c'è il mio tasto dolente, poichè è vero che il film si presta alla presenza dei nomi scelti da Norman, ma devo dire che non ho amato molto la presenza di tanti "non professionisti". Il sito è qualcosa di davvero sublime, sono rimasto estasiato di fronte alla completezza di particolare e alla cura con cui è stato realizzato. La locandina la promuovo, e pongo come unico neo la frase in carattere bianco scritta in cima. Direi che comunque è un buon film che non passerà sicuramente inosservato agli Awards. Dulcis in fundo, ho trovato inspiegabile il numero degli schermi scelti per distribuire nelle sale il film.

Voto: 70/100

Abbiamo detto.

Tomo Vox su Producer's chair Ho provato strane sensazioni mentre leggevo questo film. Non mi rendevo conto del perché, ma andando avanti con la storia non riuscivo a sentirmi coinvolto o ad appassionarmi allo script. Poi ho capito il motivo: non è un problema del film in sè, ma dei personaggi che lo compongono, tutti talmente avidi, corrotti e insensibili da non far provare la benchè minima comprensione o compassione per loro. E' evidente il fatto che la pellicola sia una critica tutt'altro che velata alla tv, agli Usa, ai finti eroi che ci vengono imposti o, più in generale, alla società nella quale stiamo vivendo in questi ultimi tempi.
Se, però, da un lato questo è un punto di forza del film (che ho colto solo in un secondo momento), dall'altro è anche quello debole, poichè nei punti in cui la critica cerca di farsi "satira" le battute, personalmente, non riescono a farmi sorridere, seppur cinicamente, proprio perchè non riesco a provare il minimo coinvolgimento per il cast che contorna la pellicola, salvo il Power di John C. Reilly (da nomination come non protagonista), proprio perchè il suo personaggio è l'unico con un pizzico (ma solo un pizzico, eh?) di umanità rispetto agli altri.
Mi ha fatto piacere, comunque, rileggere un film di Norman dopo tanto tempo, e vedere che, nonostante la lunga essenza, il suo tocco e il suo stile risaltano anche in questa sua ultima fatica.

P.S.: da nomination, oltre a Reilly, anche il sito, il soggetto, la sceneggiatura non originale e la colonna sonora. Potrebbe anche ambire alle nomination più "alte", probabilmente, dato il consenso con cui è stato accolto, e non vedo nulla di male in questo, comunque.

********************************

Rileggendo la mia recensione mi son reso conto di aver dato l'impressione di aver stroncato il film. Correggo il tiro, poichè ci tengo a precisare il fatto che se i personaggi e la storia mi risultano "indigesti" non vuol dire che lo sia anche il film. Al contrario, forse è talmente "credibile" nella sua cattiveria (almeno per quello che ci ho visto io) da farmi provare questa sensazione di fastidio durante la lettura dello script. Però è un buon film, cosa che forse non son riuscito (o semplicemente non ho detto) nella mia recensione. Non a caso sotto ho elencato le categorie in cui credo meriti la nomination, e non son poche da come potete vedere.

Gabriel su Producer's chair Money & Power di Brian Helgeland prodotto dal nostro prof. Norman finalmente viene letto e recensito dal sottoscritto che non leggeva una sceneggiatura graficamente "oK" da davvero troppo tempo!!! tiè!
Volevo iniziare con qualche frase divertente (ma Norman è un tipo serio...e non voglio sembrare troppo fuori di testa...quindi mi appresto a recensire in maniera MOOOLTO più seria sto film! )...

soggetto: 7, la storia non originale è interessante e anche appassionante...
mi piace l'atmosfera "fumettistica" dei supereroi... mi piace la satira leggera e mi piacciono come si evolvono gli eventi...

Cast: 6.5, la produzione si è data un gran da fare per scegliere i protagonisti e i non protagonisti di questa storia... non tutti mi piacciono come ad esempio Smith (non mi è mai piaciuto ) e la Claudia Schiffer (che tutto può fare tranne che un film...di qualsiasi genere). Mi è piaciuto invece il cameo di Di Caprio e la scelta di Reilly (grande attore)... meno quella di Busey ma non troppo.

Regia: 6.5, Brian Helgeland è grande sceneggiatore che però non mi appassiona molto come regista... buona scelta per questo movie ma che rimane un tantino distaccato... sarà ma poteva fare di più.

Sceneggiatura: 8, OH! finalmente qualcuno che si impegna e cura anche l'aspetto grafico della sceneggiatura! Ottima scrittura e ottime le foto degli attori sulla sinistra. Unica pecca della sceneggiatura è nella parte iniziale (quella poi più difficile... che serve per far conoscere i personaggi) troppo lenta e poco divertente. Nella parte centrale (solo dopo aver conosciuto i personaggi e entrati nelle scene) diventa più fluida per terminare in un buon finale.

Sito: 8, sito pieno zeppo di robba! bravo! peccato per l'utilizzo di frontpage per la grafica che rende il lavoro monocromatico e poco accattivate...diciamo che sarebbe stato bello che avesse ripreso i colori della locandina.

Locandina: 8, ben fatta mi piace!

Potenzialità Ck Award: sicuramente può gareggiare per la sceneggiatura non originale, locandina e qualche altra nominations tecnica.

Giudizio generale: 7+

Atamàz su Producer's chair Soggetto: 9 Bello spunto quello scelto da Norman per il suo ritorno nelle sale. Una satira sui supertizi e sulla società americana, che finisce per creare il più assurdo buffone in calzamaglia che il cinema ricordi dai tempi di Ralph Supermaxieroe.
Trama: 8,5 L’intreccio della vicenda mi ha preso abbastanza e i destini dei vari personaggi mi hanno incuriosito parecchio, spingendomi ad arrivare alla fine senza alcuna stanchezza.
Cast: 10 Sono stato, per tutta la visione del film, a pensare che l’intero cast mi ricordava molto quelli di Sesso e potere (simile anche nel titolo) e Be Cool, per l’alto livello, il tipo di interpretazione e una certa affinità caratteriale dei personaggi. Ed essendo rimasto soddisfatto di quel film, lo sono anche di questo. Reilly il mio preferito. Ho aspettato invano un “Inconcepibbile” di Shawn, ma mi ha fatto comunque piacere rivederlo. Gara di gnocchismo tra la Schiffer, la Pinkett-Smith e la Dawson (1X2, per me). Meraviglioso il cameo di Di Caprio.
Regia: 7 Fa il suo dovere, Helgeland, il quale si cimenta ancora una volta con la macchina da presa dimostrando però che le sceneggiature gli vengono meglio.
Sceneggiatura: 8,5 E’ molto buona la sceneggiatura del Dott. Prof. Bates, anche se a tratti mi è risultata un po’ confusa nel passaggio di alcune scene (aver trasposto un fumetto non lo ha aiutato, dato che riempire gli spazi vuoti tra una vignetta e l’altra non è affatto facile). Un applauso comunque per come ha saputo rendere gli antipatici caratteri dei personaggi. Geniali gli “spot”.
Colonna sonora: 8,5 Una buona colonna sonora, con Elvis che fa da colonna (sonora) portante.
Sito: 9,5 Sarebbe da 10 se non fosse per quel disgustoso sfondo color senape marcia. I contenuti e soprattutto la pagina del cast, invece, sono da nomination tendente all’award.
Locandina: 9 Bella locandina. Le scritte (non quella del titolo) sono però un po’ avulse dal gioco, come Berti ai mondiali del ‘94...
Potenzialità Ck Award: 9 La Mascia Films potrebbe essere la vera sorpresa di questa edizione degli awards. Reilly e Busey potrebbero venir candidati in coppia come i fratelli Vega e in tutte le altre categorie ci potrebbe scappare un posticino per questo film.

Giudizio generale: 9 E’ tanto che aspettavo un film così, da parte di questa casa di produzione. Mi ha divertito molto e penso che con questo abbia raggiunto l’obiettivo. Ora spero non si debba attendere altri 2 anni per un altro prodotto Mascia…

Emil su Producer's chair sono sincero: è secondo me il migliore film di Norman, divertente, ben scritto e ben congeniato.
La sceneggiatura è valida perchè gli eventi rimangono ben impressi, unica pecca forse è nei ruoli che sono stati assegnati agli attori...Jake Busey mi è piaciuto molto...ma forse perchè ha lavorato con PJ...? ha sempre quella faccia da californiano bastardo.
Locandina e confezionamento della pellicola molto importanti...soprattutto per il modo in cui è stato costruito il sito e l'accostamento dei volti degli attori nella sceneggiatura.
Ogni critico però si è domandato il motivo del numero delle sale iniziali: solo un centinaio...io mi domando: sarà masochismo o una tattica ben pensata...?

voto: 7.5

World su Producer's chair Dopo un'assenza dalle sale durata fin troppo, la ex gloriosa Gongo Films é tornata. Finalmente. E ha deciso di farlo com'é nel suo stile: con un film dal gusto "indipendente" e decisamente originale, che non a caso é risultato uno dei migliori film della stagione appena conclusasi.
"Money & Power" é infatti una satira pungente, che mette alla berlina non solo la moda imperante dei film sui supereroi ma anche (e soprattutto) l'ideologia neoconservatrice americana e l'effimero (e chiassoso, e vacuo) mondo dei media (non solo americani!).
Tragicomica genesi di un supereroe geneticamente modificato (un OGM! ) e creato a tavolino per scopi propagandistici, quest'ultima opera di Norman é sorretta da una sceneggiatura davvero ben scritta, ricca di situazioni e battute divertenti.
Solo nella seconda metà questo congegno ben oliato sembra perdere qualche colpetto e "ingolfarsi" un po', salvo poi riprendersi nel finale.
Il cast é ben assortito ed annovera attori che qui se la cavano davvero al meglio delle loro possibilità, anche se meritano una menzione speciale John C. Reilly (che qui vediamo non solo in un ruolo "principale", ma in un ruolo di azione!), Jake Busey e l'affascinante Jada Pinkett Smith.
Film divertente e soprattutto disincantato, dunque. Altro che sogno americano! Qui tutti hanno dei fini nascosti e perciò é presto spiegato l'impossibilità da parte dello spettatore di nutrire sincera simpatia o affetto nei confronti di questo o di quel personaggio.
Spiazzato da tanto cinismo allo spettatore non resta altro che "fare il tifo" per il personaggio apparentemente più onesto, meno torbido e meno "disturbato" (il personaggio di Reilly, a mio avviso) ma d'altronde é giusto che sia così: é proprio quel che accade in questa nostra realtà, così povera di eroi e di persone disinteressate... ***1/2
Tomcat su Producer's chair Mi accingo ad emettere la mia prima recensione; che spero sia la prima di una lunga serie, in attesa delle vostre sui miei futuri film. Il film devo dire che mi è piaciuto molto, sia perché risulta molto scorrevole e ben fatto, anche se Hegeland nelle prime inquadrature è forse un po troppo veloce. La storia è ben costruita e soprattutto, nonostante sia una commedia ci porta a riflettere sull’attuale (e non solo) modo di ragionare americano; il loro sense of wonder in tutto quello che fanno e la loro ipocrisia nel ritenersi i baluardi della giustizia mondiale. Da notare le battute spassosissime seminate in tutta la pellicola, che la rendano un vero spasso. Altra nota positiva la presenza di corpi femminili in abiti discinti e alcuni espliciti riferimenti al sesso che forse ad alcuni potrebbero far storcere il naso; ma che hai più saranno sicuramente graditi. Il cameo di Leonardo di Caprio mi è paiciuto soprattutto per quel suo visino acqua e sapone trasformato in quello di una drag queen e la fine che fa (purtroppo non lo sopporto molto ed in questo mi rendo conto di non essere molto obbiettivo). Un plauso ai due interpreti principali, che finalmente si vedono assegnare un ruolo da veri protagonisti dimostrando una spiccata bravura; anche se su Reilly non avevo dubbi. Busey con la sua faccia da bastardo recita in maniera superba la parte del deficiente e insofferente al contatto fisico; da come è stato bravo, mi viene perfino il sospetto che lo sia davvero. Forse Will Smith poteva essere sfruttato di più, date le sue caratteristiche recitative e gli ultimi film che lo hanno reso protagonista del cinema a stelle e strisce; comunque un ruolo certamente azzeccato per lui. La Schiffer rimane un po una mummia per tutto il film e non è che ci fosse da aspettarsi altro (in fondo anche il produttore ha detto che l’importanza delle donne nella pellicola è da decretarsi solo nella gnoccaggine ed in questo mi sento di dargli piena ragione). Mi ha lasciato un po stupito la scelta di Ray Wise come presidente degli States; forse perché gli ultimi due presidenti avevano la faccia da bonaccioni ed invece il caratterista ha una certa faccia che incute parecchio timore. Forse una scelta di un presidente alla Reagan e alla Bush Senior, che merita un plauso per la scelta di colui che inondò la mia adolescenza di terrore partecipando alla fiction Twin Peaks. Notevole la recitazione della signora Smith, che si ripropone nuovamente a grandi livelli, come ci ha abituati. Elisabeth Shue mi ha sorpreso nel ruolo dimostrando versatilità nel recitare anche in FAT MODE; certamente non è una Renè Zellweger che ingrassa per entrare nuovamente nel ruolo di Bridget Jones; ma comunque una interpretazione convincente. Da segnalare anche la sempre gradita presenza di Rosario Dawson, stella nascente (anzi forse ormai matura), per il successo. Altra gradita visione è quella di un Pat Morita in versione tetraparaplegico che preferisco ricordare in Happy Days, che non in karate kid. Il sito è completo e ben realizzato con contenuti interessanti ed esaustivi. Quindi concludendo Decreto un 8 alla pellicola della Mascia film.
Big D. Il film mi è piaciuto, bella l'idea di un super eroe fatto in provetta e studiato sul piano del marcketing...non ho mai letto il fumetto da cui è tratto (l'ho cercato in fumetteria ma non lo trovo) ma trovo l'idea di base molto divertente e provocatoria.
Buona prova del cast, sopratutto Jack Busey (figlio del grande Gary) che trovo perfetto per la parte (come lo trovai perfetto in Starship Troopers), quella che mi è piaciuta meno è la Smith che io ritengo un pò frigida nell'interpretazione (anche nei vari matrix).
In definitiva un bel film azione/parodia supereroe che non sfigurerebbe in un cinema reale.
Good + +
Davide Ritorno davvero alla grande di Norman al cinema con questo blockbuster ad alto costo che ha riscosso critiche pressoché unanimemente positive.
In effetti la pellicola è il classico - e raro - esempio (da imitare) di film che riesce a coniugare intelligenza e divertimento, satira intelligente e feroce con le esigenze del botteghino. Certamente il merito va diviso tra soggetto (che non conoscevo) e una sceneggiatura quasi perfetta, lasciando al regista - un onesto artigiano del settore ma niente di più - solo il compito di portare la vicenda fino alla fine col giusto ritmo ed evitando tempi morti.
Il risultato è un film divertente, un meccanismo ben congegnato di quelli che solo certo cinema americano riesce a realizzare, che ti fa uscire dal cinema soddisfatto, divertito ma con la sensazione che "sotto" ci fosse qualcosa di più della semplice "evasione". Certo, alcuni passaggi risultano un po' veloci e forse non ben motivati e alcune scene si dilungano forse un po' troppo, nell'intento di darci un quadro psicologico dei personaggi, ma sono peccati veniali nell'economia di un ottimo prodotto.
Peccato... ve l'a'spettavate eh? ... peccato che il cast - su cui invece il produttore Norman ha tanto puntato e che ha esaurientemente "spiegato nel bel e completo sito - non mi abbia invece convinto affatto, trovando anzi alcuni attori decisamente estranei alla parte, col risultato di sminuire in parte il giudizio finale.
Niente da dire sull'ottimo Reilly, attore di grande finezza anche in personaggi forse lontani da lui come questo, e ottimo il presidente USA di Ray Wise (mi ha ricordato non poco l'analogo personaggio tratteggiato da Billy Bob Thronton in "Love actually") così come perfettamente in parte Will Smith, attore che non amo particolarmente ma con un personaggio che sembra scritto per lui. Però è stata dura digerire un mediocre ed inespressivo Jake Busey (fratello minore del Gary Busey del mitico "Un mercoledì da leoni") in un ruolo che richiedeva un fascino (anche se negativo) che il biondo troglodita non potrà mai avere, così come - bellezza a parte - Claudia Schiffer sta al cinema come Loredana Lecciso sta alla danza, soprattutto poi nei (succinti) panni di una scienziata!!! Infine, odiando - o meglio compatendo - il mondo del wrestling, non sono certo andato in visibilio per i vari wrestler coinvolti, ma qui è questione di gusti...
Con scelte più oculate di cast non esiterei a mettere "Money & Power" in una mia personale Top List dei film di Cinematik.
eXistenZ Promisi di leggerlo questo film e l'ho fatto! Ora una breve recensione.... Devo dire ben fatto, una storia che regge molto bene, un cast scelto ottimamente, dialoghi fantastici alcuni sono da collezione! (come il primo scontro Tra Avis e Power, le simpatiche barzellette del Presidente, la prima è da oscar "come si chiama uno che fa ancora le scuregge col rumore in prigione!"). Zeppo di citazioni su personaggi famosi, sulla critica americana Money e Power è un film davvero divertente che non annoia, insomma non delude, da notare la citazione su Alias(sbaglio? c'è agente Bristow, solo una coincidenza?) In conclusione: Un film che diverte, politicamente scorretto, con personaggi davvero simpatici, un cast molto vario e un sito ben fatto! Voto:8.5

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