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Film realizzati
Money & Power
Diretto da Brian Helgeland
Uscito il 25/06/2005
Box Office
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Incasso sett.
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Tot.
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Pos.
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1-07-2005 |
23.547.842 |
23.547.842 |
7 |
8-07-2005 |
30.823.110 |
54.370.952 |
4 |
15-07-2005 |
27.704.323 |
82.075.275 |
3 |
22-07-2005 |
24.869.163 |
106.944.438 |
3 |
29-07-2005 |
19.762.235 |
126.706.672 |
1 |
........ |
|
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|
14-10-2005 |
19.833.194 |
325.117.740 |
7 |
21-10-2005 |
13.817.245 |
338.934.986 |
5 |
28-10-2005 |
12.597.063 |
351.532.049 |
7 |
........ |
........ |
378.899.293 |
.. |
costo del film: 45.150.000
incasso del film (-5%): 331.454.328
Bilancio definitivo: +314.804328
Premi
Ck Awards |
-
Effetti speciali
-
John C. Reilly, attore protagonista.
Nomination per:
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Film |
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Sceneggiatura non originale |
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Sito film |
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Cast |
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Soggetto |
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Musiche |
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Jada Pinkett Smith, attrice protagonista |
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Jake Busey, attore non protagonista |
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Rosario Dawson, attrice non protagonista |
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Premio speciale "Ferruccio Amendola" |
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Golden chips |
-
Scena di sesso
tra Money (Jake Busey) e Avis (Jada Pinkett Smith).
-
Combattimento/Scena d'azione: Power (John C. Reilly),
insegue Sabrina (Leonardo Di Caprio). A risolvere la
situazione interviene il Colosso Americano (Jake Busey)
Nomination per:
|
Jada Pinkett-Smith, attrice più
desiderabile |
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Pat Morita, cattivo |
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Jake Busey/John C. Reilly, duo/team |
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Battuta: la superprotezione! |
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Jake Busey, rivelazione |
|
Film sottovalutato |
|
Film sopravvalutato |
|
Titolo |
|
La critica
Zen su
Producer's chair
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Ritorna finalmente Norman
nelle sale dopo una assenza troppo lunga (sono andato a controllare:
la sua ultima opera è stata DL50) e lo fa con un'ottima pellicola.
Money & Power gioca sui luoghi comuni sui super eroi e lo fa con
arguzia e divertimento. La storia del governo americano che cerca di
creare un personale eroe diventa una divertente parodia e critica del
sistema consumistico, del mondo della musica e della televisione. I
personaggi sono decisamente gustosi, ma su tutti l'ottimo John C.
Reilly in un ruolo da "duro" inusuale che ricopre con
bravura. Ma anche Jake Busey e Kelsey Grammer promettono bene. Un pò
meno in palla il cast femminile, ma ricoprono bene il loro ruolo.
Dialoghi brillanti e alcune battute al fulmicotone mettono questa
sceneggiatura a un alto livello, lanciandola nelle sicure candidate
dei prossimi Cinematik Awards.
La regia di Helgeland se la cava mediamente, facendo il suo lavoro,
senza strafare.
Dovendo indicare un difetto della pellicola, ne segnalo due: il primo
è che alcune scene, specie all'inizio della pellicola, tendono a
effettuare uno stacco troppo immediato con la successiva, lasciando
spiazzati e con un senso di confusione. E poi il personaggio di
Vanessa Cabello, ispirato all'odiosissima Victoria, al quale auguro
unghie incarnite per il resto dei suoi giorni.
Il sito ha dei contenuti carini (spalate le pubblicità!) ed è
realizzato con classe, come da sempre ci ha abituato Norman. Se la
locandina mi entra in pole position ai Raspberry, vedo Norman in
ottima posizione anche ai Cinematik Awards: sceneggiatura, attore
protagonista, attore non protagonista e sito.
Bentornato Norman! |
freddy_k su Producer's chair |
L'ho finito di leggere poco fa; l'ho
trovato gradevole e ben fatto. La storia è abbastanza scorrevole, e
abbina movimentate scene d'azione a momenti molto divertenti e
dialoghi al vetriolo. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, dai
due protagonisti a tutto l'insieme di personaggi secondari. Anche la
locandina e il sito li ho trovati molto ben fatti: le informazioni
sugli attori e la colonna sonora e le curiosità sono molto
esaurienti. Voto finale: 7,5/8 |
Dr. Strange su Producer's chair |
Grande ritorno di Norman e della sua
Mascia Films.
Il suo nuovo film, la cui lavorazione è stata "faticosa"
(almeno a leggere le informzioni sul sito), mi ha infatti divertito
dal primo all'ultimo fotogramma e non mi ha fatto proprio rimpiangere
i soldi spesi. Questo film, infatti, è una sfiziosissima satira sul
mondo attuale e sulla superpotenza mondiale (il Presidente degli Stati
Uniti è un personaggio fantastico, anche se appare poco), e mi ha
divertito molto: ho praticamente riso per tutto il tempo.
L'idea, ripresa dal fumetto "Power & Glory" di Howard
Chaykin (che vorrei leggere, ma che credo rimarrà un puro desiderio),
di mostrare un supereroe stupido è assolutamente geniale, lo ammetto
e l'ho apprezzata molto: Busey è assolutamente fantastico, ma tra i
due ho preferito di gran lunga l'ottimo (come sempre, del resto) John
C. Reilly. Su questo, mi sorge un dubbio: come è riuscito a far
impazzire d'amore Jada Pinkett-Smith? Tutto il cast recita benissimo:
tra i promossi troviamo di sicuro Will Smith e soprattutto la
bellissima Rosario Dawson, che mostra il suo talento recitando un
ruolo a cui difficilmente ci aveva abituati.
Grande cameo di Leo Di Caprio, mentre mi ha divertito molto vedere
Jerry "The King" Lawler, che conosco bene essendo un
appassionato di wrestling.
La regia di Helgeland non mi ha convinto molto, ma solo perché non mi
piace molto.
Bel sito, locandina adatta ma un po' bruttina.
In definitiva, un gran bel film, che spero sia il viatico per un
ritorno in pianta stabile di Norman.
Voto: 7,5. |
Snake' Production su Producer's chair |
SPAGELLATO IL NUOVO FILM DELLA MASCIA
FILMS
Come al solito la recensione prima sul mio sito e
tra qualche giorno qui.
Che cazzo dite?Non ho un sito?Merda...
Vabbè ECCEZZIUNALMENTE per questa volta la posto qui...
In azzurro la mia recensione, spesso scherzosa, sia
chiaro!
I ritorni sono sempre rischiosi. Ci si attende
sempre tanto da produttori storici. Per me questo è il primo film
"vero" di Norman che ho modo di leggere, dato che sinora ho
avuto a che fare con la Mascia ( bona! ) Films solo grazie al
Cineforum. Il film è gradevole, il genere azione sarebbe
tranquillamente potuto essere commedia, dato che di momenti esilaranti
ce ne sono a iosa. Ho trovato alcune analogie ( non per la
sceneggiatura, ma per lo stile di storia ) con Mars Attack! in cui
veniva delineata una classe dirigente americana piuttosto simile e
bislacca a quella che ci propone Norman in questo suo Money &
Power. Il cast è ricchissimo, composti da star e da non attori, e qui
c'è il mio tasto dolente, poichè è vero che il film si presta alla
presenza dei nomi scelti da Norman, ma devo dire che non ho amato
molto la presenza di tanti "non professionisti". Il sito è
qualcosa di davvero sublime, sono rimasto estasiato di fronte alla
completezza di particolare e alla cura con cui è stato realizzato. La
locandina la promuovo, e pongo come unico neo la frase in carattere
bianco scritta in cima. Direi che comunque è un buon film che non
passerà sicuramente inosservato agli Awards. Dulcis in fundo, ho
trovato inspiegabile il numero degli schermi scelti per distribuire
nelle sale il film.
Voto: 70/100
Abbiamo detto.
|
Tomo Vox su Producer's chair |
Ho provato strane sensazioni mentre
leggevo questo film. Non mi rendevo conto del perché, ma andando
avanti con la storia non riuscivo a sentirmi coinvolto o ad
appassionarmi allo script. Poi ho capito il motivo: non è un problema
del film in sè, ma dei personaggi che lo compongono, tutti talmente
avidi, corrotti e insensibili da non far provare la benchè minima
comprensione o compassione per loro. E' evidente il fatto che la
pellicola sia una critica tutt'altro che velata alla tv, agli Usa, ai
finti eroi che ci vengono imposti o, più in generale, alla società
nella quale stiamo vivendo in questi ultimi tempi.
Se, però, da un lato questo è un punto di forza del film (che ho
colto solo in un secondo momento), dall'altro è anche quello debole,
poichè nei punti in cui la critica cerca di farsi "satira"
le battute, personalmente, non riescono a farmi sorridere, seppur
cinicamente, proprio perchè non riesco a provare il minimo
coinvolgimento per il cast che contorna la pellicola, salvo il Power
di John C. Reilly (da nomination come non protagonista), proprio
perchè il suo personaggio è l'unico con un pizzico (ma solo un
pizzico, eh?) di umanità rispetto agli altri.
Mi ha fatto piacere, comunque, rileggere un film di Norman dopo tanto
tempo, e vedere che, nonostante la lunga essenza, il suo tocco e il
suo stile risaltano anche in questa sua ultima fatica.
P.S.: da nomination, oltre a Reilly, anche il sito,
il soggetto, la sceneggiatura non originale e la colonna sonora.
Potrebbe anche ambire alle nomination più "alte",
probabilmente, dato il consenso con cui è stato accolto, e non vedo
nulla di male in questo, comunque.
********************************
Rileggendo la mia recensione mi son reso conto di
aver dato l'impressione di aver stroncato il film. Correggo il tiro,
poichè ci tengo a precisare il fatto che se i personaggi e la storia
mi risultano "indigesti" non vuol dire che lo sia anche il
film. Al contrario, forse è talmente "credibile" nella sua
cattiveria (almeno per quello che ci ho visto io) da farmi provare
questa sensazione di fastidio durante la lettura dello script. Però
è un buon film, cosa che forse non son riuscito (o semplicemente non
ho detto) nella mia recensione. Non a caso sotto ho elencato le
categorie in cui credo meriti la nomination, e non son poche da come
potete vedere. |
Gabriel su Producer's chair |
Money & Power di Brian Helgeland
prodotto dal nostro prof. Norman finalmente viene letto e recensito
dal sottoscritto che non leggeva una sceneggiatura graficamente "oK"
da davvero troppo tempo!!! tiè!
Volevo iniziare con qualche frase divertente (ma Norman è un tipo
serio...e non voglio sembrare troppo fuori di testa...quindi mi
appresto a recensire in maniera MOOOLTO più seria sto film! )...
soggetto: 7, la storia non originale è interessante
e anche appassionante...
mi piace l'atmosfera "fumettistica" dei supereroi... mi
piace la satira leggera e mi piacciono come si evolvono gli eventi...
Cast: 6.5, la produzione si è data un gran da fare
per scegliere i protagonisti e i non protagonisti di questa storia...
non tutti mi piacciono come ad esempio Smith (non mi è mai piaciuto )
e la Claudia Schiffer (che tutto può fare tranne che un film...di
qualsiasi genere). Mi è piaciuto invece il cameo di Di Caprio e la
scelta di Reilly (grande attore)... meno quella di Busey ma non
troppo.
Regia: 6.5, Brian Helgeland è grande sceneggiatore
che però non mi appassiona molto come regista... buona scelta per
questo movie ma che rimane un tantino distaccato... sarà ma poteva
fare di più.
Sceneggiatura: 8, OH! finalmente qualcuno che si
impegna e cura anche l'aspetto grafico della sceneggiatura! Ottima
scrittura e ottime le foto degli attori sulla sinistra. Unica pecca
della sceneggiatura è nella parte iniziale (quella poi più
difficile... che serve per far conoscere i personaggi) troppo lenta e
poco divertente. Nella parte centrale (solo dopo aver conosciuto i
personaggi e entrati nelle scene) diventa più fluida per terminare in
un buon finale.
Sito: 8, sito pieno zeppo di robba! bravo! peccato
per l'utilizzo di frontpage per la grafica che rende il lavoro
monocromatico e poco accattivate...diciamo che sarebbe stato bello che
avesse ripreso i colori della locandina.
Locandina: 8, ben fatta mi piace!
Potenzialità Ck Award: sicuramente può gareggiare
per la sceneggiatura non originale, locandina e qualche altra
nominations tecnica.
Giudizio generale: 7+ |
Atamàz su Producer's chair |
Soggetto: 9 Bello spunto quello scelto da
Norman per il suo ritorno nelle sale. Una satira sui supertizi e sulla
società americana, che finisce per creare il più assurdo buffone in
calzamaglia che il cinema ricordi dai tempi di Ralph Supermaxieroe.
Trama: 8,5 L’intreccio della vicenda mi ha preso abbastanza e i
destini dei vari personaggi mi hanno incuriosito parecchio,
spingendomi ad arrivare alla fine senza alcuna stanchezza.
Cast: 10 Sono stato, per tutta la visione del film, a pensare che l’intero
cast mi ricordava molto quelli di Sesso e potere (simile anche nel
titolo) e Be Cool, per l’alto livello, il tipo di interpretazione e
una certa affinità caratteriale dei personaggi. Ed essendo rimasto
soddisfatto di quel film, lo sono anche di questo. Reilly il mio
preferito. Ho aspettato invano un “Inconcepibbile” di Shawn, ma mi
ha fatto comunque piacere rivederlo. Gara di gnocchismo tra la
Schiffer, la Pinkett-Smith e la Dawson (1X2, per me). Meraviglioso il
cameo di Di Caprio.
Regia: 7 Fa il suo dovere, Helgeland, il quale si cimenta ancora una
volta con la macchina da presa dimostrando però che le sceneggiature
gli vengono meglio.
Sceneggiatura: 8,5 E’ molto buona la sceneggiatura del Dott. Prof.
Bates, anche se a tratti mi è risultata un po’ confusa nel
passaggio di alcune scene (aver trasposto un fumetto non lo ha
aiutato, dato che riempire gli spazi vuoti tra una vignetta e l’altra
non è affatto facile). Un applauso comunque per come ha saputo
rendere gli antipatici caratteri dei personaggi. Geniali gli “spot”.
Colonna sonora: 8,5 Una buona colonna sonora, con Elvis che fa da
colonna (sonora) portante.
Sito: 9,5 Sarebbe da 10 se non fosse per quel disgustoso sfondo color
senape marcia. I contenuti e soprattutto la pagina del cast, invece,
sono da nomination tendente all’award.
Locandina: 9 Bella locandina. Le scritte (non quella del titolo) sono
però un po’ avulse dal gioco, come Berti ai mondiali del ‘94...
Potenzialità Ck Award: 9 La Mascia Films potrebbe essere la vera
sorpresa di questa edizione degli awards. Reilly e Busey potrebbero
venir candidati in coppia come i fratelli Vega e in tutte le altre
categorie ci potrebbe scappare un posticino per questo film.
Giudizio generale: 9 E’ tanto che aspettavo un
film così, da parte di questa casa di produzione. Mi ha divertito
molto e penso che con questo abbia raggiunto l’obiettivo. Ora spero
non si debba attendere altri 2 anni per un altro prodotto Mascia… |
Emil su Producer's chair |
sono sincero: è secondo me il migliore
film di Norman, divertente, ben scritto e ben congeniato.
La sceneggiatura è valida perchè gli eventi rimangono ben impressi,
unica pecca forse è nei ruoli che sono stati assegnati agli attori...Jake
Busey mi è piaciuto molto...ma forse perchè ha lavorato con PJ...?
ha sempre quella faccia da californiano bastardo.
Locandina e confezionamento della pellicola molto
importanti...soprattutto per il modo in cui è stato costruito il sito
e l'accostamento dei volti degli attori nella sceneggiatura.
Ogni critico però si è domandato il motivo del numero delle sale
iniziali: solo un centinaio...io mi domando: sarà masochismo o una
tattica ben pensata...?
voto: 7.5
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World su Producer's chair |
Dopo un'assenza dalle sale durata fin
troppo, la ex gloriosa Gongo Films é tornata. Finalmente. E ha deciso
di farlo com'é nel suo stile: con un film dal gusto
"indipendente" e decisamente originale, che non a caso é
risultato uno dei migliori film della stagione appena conclusasi.
"Money & Power" é infatti una satira pungente, che
mette alla berlina non solo la moda imperante dei film sui supereroi
ma anche (e soprattutto) l'ideologia neoconservatrice americana e
l'effimero (e chiassoso, e vacuo) mondo dei media (non solo
americani!).
Tragicomica genesi di un supereroe geneticamente modificato (un OGM! )
e creato a tavolino per scopi propagandistici, quest'ultima opera di
Norman é sorretta da una sceneggiatura davvero ben scritta, ricca di
situazioni e battute divertenti.
Solo nella seconda metà questo congegno ben oliato sembra perdere
qualche colpetto e "ingolfarsi" un po', salvo poi
riprendersi nel finale.
Il cast é ben assortito ed annovera attori che qui se la cavano
davvero al meglio delle loro possibilità, anche se meritano una
menzione speciale John C. Reilly (che qui vediamo non solo in un ruolo
"principale", ma in un ruolo di azione!), Jake Busey e
l'affascinante Jada Pinkett Smith.
Film divertente e soprattutto disincantato, dunque. Altro che sogno
americano! Qui tutti hanno dei fini nascosti e perciò é presto
spiegato l'impossibilità da parte dello spettatore di nutrire sincera
simpatia o affetto nei confronti di questo o di quel personaggio.
Spiazzato da tanto cinismo allo spettatore non resta altro che
"fare il tifo" per il personaggio apparentemente più
onesto, meno torbido e meno "disturbato" (il personaggio di
Reilly, a mio avviso) ma d'altronde é giusto che sia così: é
proprio quel che accade in questa nostra realtà, così povera di eroi
e di persone disinteressate... ***1/2
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Tomcat su Producer's chair |
Mi accingo ad emettere la mia prima
recensione; che spero sia la prima di una lunga serie, in attesa delle
vostre sui miei futuri film. Il film devo dire che mi è piaciuto
molto, sia perché risulta molto scorrevole e ben fatto, anche se
Hegeland nelle prime inquadrature è forse un po troppo veloce. La
storia è ben costruita e soprattutto, nonostante sia una commedia ci
porta a riflettere sull’attuale (e non solo) modo di ragionare
americano; il loro sense of wonder in tutto quello che fanno e la loro
ipocrisia nel ritenersi i baluardi della giustizia mondiale. Da notare
le battute spassosissime seminate in tutta la pellicola, che la
rendano un vero spasso. Altra nota positiva la presenza di corpi
femminili in abiti discinti e alcuni espliciti riferimenti al sesso
che forse ad alcuni potrebbero far storcere il naso; ma che hai più
saranno sicuramente graditi. Il cameo di Leonardo di Caprio mi è
paiciuto soprattutto per quel suo visino acqua e sapone trasformato in
quello di una drag queen e la fine che fa (purtroppo non lo sopporto
molto ed in questo mi rendo conto di non essere molto obbiettivo). Un
plauso ai due interpreti principali, che finalmente si vedono
assegnare un ruolo da veri protagonisti dimostrando una spiccata
bravura; anche se su Reilly non avevo dubbi. Busey con la sua faccia
da bastardo recita in maniera superba la parte del deficiente e
insofferente al contatto fisico; da come è stato bravo, mi viene
perfino il sospetto che lo sia davvero. Forse Will Smith poteva essere
sfruttato di più, date le sue caratteristiche recitative e gli ultimi
film che lo hanno reso protagonista del cinema a stelle e strisce;
comunque un ruolo certamente azzeccato per lui. La Schiffer rimane un
po una mummia per tutto il film e non è che ci fosse da aspettarsi
altro (in fondo anche il produttore ha detto che l’importanza delle
donne nella pellicola è da decretarsi solo nella gnoccaggine ed in
questo mi sento di dargli piena ragione). Mi ha lasciato un po stupito
la scelta di Ray Wise come presidente degli States; forse perché gli
ultimi due presidenti avevano la faccia da bonaccioni ed invece il
caratterista ha una certa faccia che incute parecchio timore. Forse
una scelta di un presidente alla Reagan e alla Bush Senior, che merita
un plauso per la scelta di colui che inondò la mia adolescenza di
terrore partecipando alla fiction Twin Peaks. Notevole la recitazione
della signora Smith, che si ripropone nuovamente a grandi livelli,
come ci ha abituati. Elisabeth Shue mi ha sorpreso nel ruolo
dimostrando versatilità nel recitare anche in FAT MODE; certamente
non è una Renè Zellweger che ingrassa per entrare nuovamente nel
ruolo di Bridget Jones; ma comunque una interpretazione convincente.
Da segnalare anche la sempre gradita presenza di Rosario Dawson,
stella nascente (anzi forse ormai matura), per il successo. Altra
gradita visione è quella di un Pat Morita in versione
tetraparaplegico che preferisco ricordare in Happy Days, che non in
karate kid. Il sito è completo e ben realizzato con contenuti
interessanti ed esaustivi. Quindi concludendo Decreto un 8 alla
pellicola della Mascia film. |
Big D. |
Il film mi è piaciuto, bella l'idea di
un super eroe fatto in provetta e studiato sul piano del marcketing...non
ho mai letto il fumetto da cui è tratto (l'ho cercato in fumetteria
ma non lo trovo) ma trovo l'idea di base molto divertente e
provocatoria.
Buona prova del cast, sopratutto Jack Busey (figlio del grande Gary)
che trovo perfetto per la parte (come lo trovai perfetto in Starship
Troopers), quella che mi è piaciuta meno è la Smith che io ritengo
un pò frigida nell'interpretazione (anche nei vari matrix).
In definitiva un bel film azione/parodia supereroe che non
sfigurerebbe in un cinema reale.
Good + + |
Davide |
Ritorno davvero alla grande di Norman al
cinema con questo blockbuster ad alto costo che ha riscosso critiche
pressoché unanimemente positive.
In effetti la pellicola è il classico - e raro - esempio (da imitare)
di film che riesce a coniugare intelligenza e divertimento, satira
intelligente e feroce con le esigenze del botteghino. Certamente il
merito va diviso tra soggetto (che non conoscevo) e una sceneggiatura
quasi perfetta, lasciando al regista - un onesto artigiano del settore
ma niente di più - solo il compito di portare la vicenda fino alla
fine col giusto ritmo ed evitando tempi morti.
Il risultato è un film divertente, un meccanismo ben congegnato di
quelli che solo certo cinema americano riesce a realizzare, che ti fa
uscire dal cinema soddisfatto, divertito ma con la sensazione che
"sotto" ci fosse qualcosa di più della semplice
"evasione". Certo, alcuni passaggi risultano un po' veloci e
forse non ben motivati e alcune scene si dilungano forse un po'
troppo, nell'intento di darci un quadro psicologico dei personaggi, ma
sono peccati veniali nell'economia di un ottimo prodotto.
Peccato... ve l'a'spettavate eh? ... peccato che il cast - su cui
invece il produttore Norman ha tanto puntato e che ha esaurientemente
"spiegato nel bel e completo sito - non mi abbia invece convinto
affatto, trovando anzi alcuni attori decisamente estranei alla parte,
col risultato di sminuire in parte il giudizio finale.
Niente da dire sull'ottimo Reilly, attore di grande finezza anche in
personaggi forse lontani da lui come questo, e ottimo il presidente
USA di Ray Wise (mi ha ricordato non poco l'analogo personaggio
tratteggiato da Billy Bob Thronton in "Love actually") così
come perfettamente in parte Will Smith, attore che non amo
particolarmente ma con un personaggio che sembra scritto per lui.
Però è stata dura digerire un mediocre ed inespressivo Jake Busey
(fratello minore del Gary Busey del mitico "Un mercoledì da
leoni") in un ruolo che richiedeva un fascino (anche se negativo)
che il biondo troglodita non potrà mai avere, così come - bellezza a
parte - Claudia Schiffer sta al cinema come Loredana Lecciso sta alla
danza, soprattutto poi nei (succinti) panni di una scienziata!!!
Infine, odiando - o meglio compatendo - il mondo del wrestling, non
sono certo andato in visibilio per i vari wrestler coinvolti, ma qui
è questione di gusti...
Con scelte più oculate di cast non esiterei a mettere "Money
& Power" in una mia personale Top List dei film di Cinematik. |
eXistenZ |
Promisi di leggerlo questo film e l'ho
fatto! Ora una breve recensione.... Devo dire ben fatto, una storia
che regge molto bene, un cast scelto ottimamente, dialoghi fantastici
alcuni sono da collezione! (come il primo scontro Tra Avis e Power, le
simpatiche barzellette del Presidente, la prima è da oscar "come
si chiama uno che fa ancora le scuregge col rumore in
prigione!"). Zeppo di citazioni su personaggi famosi, sulla
critica americana Money e Power è un film davvero divertente che non
annoia, insomma non delude, da notare la citazione su Alias(sbaglio?
c'è agente Bristow, solo una coincidenza?) In conclusione: Un film
che diverte, politicamente scorretto, con personaggi davvero
simpatici, un cast molto vario e un sito ben fatto! Voto:8.5 |
[su]
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